Quando sostituire l’abbigliamento antitaglio? I segnali da non ignorare

In molti settori lavorativi, soprattutto in ambito forestale, edile, metalmeccanico e nei lavori di manutenzione pesante, l’abbigliamento antitaglio rappresenta un elemento essenziale per garantire la sicurezza degli operatori. Guanti, giacche, pantaloni: ogni capo ha il compito di offrire una barriera protettiva contro lame, attrezzi taglienti e materiali pericolosi. Tuttavia, come accade per ogni dispositivo di protezione individuale, anche l’abbigliamento antitaglio ha una durata limitata. Sapere quando sostituirlo è fondamentale per evitare rischi e lavorare sempre in piena sicurezza.

Quando sostituire l'abbigliamento antitaglio? I segnali da non ignorare

Perché l’abbigliamento antitaglio ha una scadenza

A differenza dei comuni indumenti da lavoro, l’abbigliamento antitaglio è composto da materiali tecnici studiati per resistere a sollecitazioni elevate. Tessuti rinforzati, filamenti in fibra ad alta tenacità, strati protettivi interni: tutto è progettato per resistere al taglio. Tuttavia, l’usura dovuta all’uso quotidiano, ai lavaggi, agli agenti atmosferici o ai danni accidentali può compromettere progressivamente la sua efficacia.
La protezione offerta da questi capi è reale solo se le condizioni strutturali dell’indumento sono integre. Un pantalone antitaglio con imbottitura danneggiata, oppure un paio di guanti antitaglio con cuciture scucite, non garantiscono più la stessa sicurezza. Per questo motivo, è importante effettuare controlli regolari ed essere in grado di riconoscere i segnali di usura.

 

I segnali più comuni che indicano la necessità di sostituzione

  1. Cuciture rovinate o scucite: uno dei primi indicatori di degrado. Le cuciture mantengono uniti i vari strati protettivi e garantiscono la tenuta dell’indumento. Se sono consumate, il capo perde stabilità.
  2. Tagli visibili o abrasioni profonde: un indumento visibilmente danneggiato ha già ceduto una parte della sua protezione. Anche un piccolo taglio può espandersi e diventare un punto debole.
  3. Perdita di elasticità: alcuni capi antitaglio sono elasticizzati per aderire meglio al corpo. Se perdono questa caratteristica, potrebbero muoversi o spostarsi durante l’uso, lasciando scoperte aree sensibili.
  4. Imbottitura schiacciata o mancante: nei pantaloni antitaglio, la presenza di imbottiture in fibre sintetiche è cruciale. Se queste risultano appiattite o danneggiate, la capacità di assorbire l’urto è compromessa.
  5. Guanti antitaglio con strati usurati: i guanti sono soggetti a sfregamenti continui. Se lo strato esterno mostra abrasioni, o si notano parti più sottili, è tempo di cambiarli.
  6. Rottura delle chiusure o degli elastici: cerniere, velcro o bottoni devono garantire una vestibilità sicura. Se si rompono, l’indumento può non rimanere stabile durante il lavoro.
 

Giacca antitaglio per boscaiolo verde/aran.

 

 

La manutenzione corretta allunga la vita utile, ma non la rende infinita

Anche mantenendo una manutenzione impeccabile, l’abbigliamento antitaglio necessita di essere sostituito periodicamente. Inoltre, lavaggi troppo frequenti o non conformi alle istruzioni possono indebolire le fibre. L’esposizione al sole, all’umidità o a sostanze chimiche può accelerare il degrado. Per questo è essenziale seguire le istruzioni del produttore in fase di pulizia e conservazione.
Inoltre, dopo ogni utilizzo è buona norma effettuare un controllo visivo rapido per rilevare eventuali danni. Se l’indumento è stato sottoposto a un impatto violento o ha subito un taglio, è consigliabile sostituirlo immediatamente.

 

Quando programmare la sostituzione anche in assenza di danni evidenti

Oltre ai segnali visibili, ci sono casi in cui è necessario sostituire l’abbigliamento anche se apparentemente in buone condizioni. Alcuni capi riportano la scadenza consigliata dal produttore: rispettarla è fondamentale, perché i materiali possono perdere efficacia nel tempo anche se non mostrano segni evidenti di usura.
Ad esempio, è consigliabile sostituire:

  • i pantaloni antitaglio ogni 1-2 anni in caso di utilizzo intensivo;
  • i guanti antitaglio ogni 3-6 mesi a seconda del livello di impiego e delle condizioni di lavoro;
  • altri capi protettivi ogni volta che il produttore indica una durata massima d’uso.
 

Non sottovalutare i rischi di un capo inefficace

Indossare un capo antitaglio usurato può dare una falsa sensazione di sicurezza. Questo comporta un aumento del rischio di infortuni, soprattutto nei contesti dove il contatto con lame o utensili affilati è frequente. Anche un piccolo errore può diventare pericoloso se la protezione non è più garantita.
È importante ricordare che il costo di una sostituzione preventiva è sempre inferiore ai danni economici, fisici e psicologici di un infortunio sul lavoro.

Pantaloni combat con parte anteriore resistente al taglio PORTWEST CR40 colore nero

 

Come scegliere capi di qualità certificata

Per lavorare in sicurezza, è importante scegliere sempre abbigliamento certificato secondo le normative europee (es. EN 381 per le motoseghe o EN 388 per i guanti antitaglio). ClickUfficio offre una vasta gamma di articoli antitaglio professionali, realizzati con materiali ad alta resistenza, pensati per durare nel tempo e offrire massima protezione.
Nel catalogo dedicato all’abbigliamento antitaglio, puoi trovare:

L’abbigliamento antitaglio è resistente, ma non bisogna mai trascurare i dettagli. Saper riconoscere i segnali di usura, rispettare le indicazioni del produttore e investire in capi di qualità è la chiave per lavorare ogni giorno in sicurezza. Controlla oggi stesso lo stato dei tuoi dispositivi di protezione e visita ClickUfficio per trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze professionali. La sicurezza non ammette compromessi.
 

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