Cibo a domicilio: come funziona il nuovo business che ha rivoluzionato la pausa pranzo
Il food delivery (chiamato anche cibo a domicilio, cibo da asporto o take away) è una tendenza che negli ultimi anni ha preso sempre più piede in tutto il mondo. L’Italia non è da meno. Le applicazioni online nate per soddisfare questa esigenza del mercato sono davvero tante. La concorrenza nel settore, infatti, è oggi aumentata notevolmente. Tra i nomi più noti troviamo senza dubbio JustEat, Foodora, Deliveroo e Glovo. Scopriamo come funziona il cibo a domicilio: il nuovo business che ha rivoluzionato la pausa pranzo di studenti e lavoratori di tutto il mondo, ma anche le cene a casa tra amici o in solitaria.
Cibo da asporto in Italia: qualche dato a riguardo
Iniziamo con qualche interessante statistica relativa al cibo a domicilio. Secondo un’analisi effettuata da JustEat alla fine del 2019, le città del nostro Paese che ordinano di più sono – in ordine – Roma, Milano e Bologna, mentre sul podio dei cibi più richiesti troviamo la pizza, gli hamburger e il giapponese. Per la precisione, al nord si ordinano principalmente pizza e sushi (in particolare il pokè), mentre al sud si ordinano maggiormente hamburger, pollo e dolci. Il 55% degli utenti è di sesso maschile e ordina soprattutto pizza, hamburger e panini. Il 44% di sesso femminile, invece, ordina giapponese, dolci e gelato. Gli impiegati sono senza dubbio il target più attivo (40%), a seguire gli studenti (30%), i liberi professionisti (15%) e in percentuale minore i disoccupati (5%) e le casalinghe (2%).
Come funziona il food delivery
Esistono due grandi tipologie di servizi: i servizi di consegna e i network di ristoranti.
I servizi di consegna
Si tratta di tutte quelle aziende che si occupano della consegna a domicilio, facendo da tramite tra cliente finale e ristorante. Il processo è il seguente: il cliente effettua l’ordine online -> il servizio di consegna attiva il fattorino che raggiunge il ristorante -> il ristorante nel frattempo cucina il piatto ordinato -> il fattorino preleva l’ordine e lo consegna al domicilio dell’utente.
Questa tipologia di servizio è molto sicura: per qualsiasi problema vi è a disposizione dei consumatori l’assistenza ai clienti post-ordine, fornita dall’azienda stessa. Inoltre, sarà l’azienda stessa a coinvolgere trai suoi partner esclusivamente i locali più affidabili.
I network di ristoranti
In questa seconda tipologia, invece, rientrano quei ristoranti che non si appoggiano a un’azienda esterna. Il processo in questo caso è il seguente: il cliente effettua l’ordine online -> il ristorante prepara il piatto ordinato -> il fattorino, dipendente del ristorante, consegna il cibo al domicilio dell’utente.
Con questa tipologia di servizio la qualità dei piatti e quella del trasporto, i tempi di consegna e i costi, così come l’assistenza al cliente, sono tutti fattori che dipendono esclusivamente dal ristorante scelto.
Perché il cibo a domicilio è in crescita?
Ma quali sono i motivi alla base di questa fortunata crescita del food delivery? Le cause sono davvero tante e senza dubbio vantaggiose:
- La comodità di ordinare il pranzo o la cena direttamente da casa o dall’ufficio;
- Il risparmio di tempo: con pochi e semplici clic ordinate il pasto che sarà portato direttamente da voi, risparmiando così il tempo di preparazione (se ve lo sareste preparato a casa), il tempo di attesa e dell’eventuale spostamento (se lo avreste consumato al ristorante);
- La possibilità di provare piatti e ristoranti sempre nuovi e diversi;
- La possibilità di assaporare pietanze che a casa non vi cucinereste, per mancanza di tempo, voglia o capacità.
A tutto ciò, poi, dall’inizio del 2020 va aggiunto anche un altro fattore che ha incrementato drasticamente la diffusione del cibo a domicilio: l’emergenza sanitaria determinata dal COVID-19. Sia che si lavori in smartworking, sia che si vada in ufficio, in questo momento storico particolare in cui si devono evitare ambienti chiusi e affollati, le persone preferiscono ordinare il pasto a portar via, piuttosto che mangiare al ristorante.
Take away: i pro e i contro del cibo da asporto
Come ogni cosa, anche il food delivery ha dei pro e dei contro. Scopriamoli insieme!
I pro
- È un settore in crescita. Al termine del 2019, il settore del food delivery online, chiudeva l’anno con una crescita del 56% rispetto all’anno precedente. Tra i primi vantaggi del take away, dunque, deve essere citato il fatto che consente all’attività di cavalcare l’onda, di essere attuale, al passo con i tempi e in linea con le tendenze del momento.
- Offre la possibilità di lavorare anche durante la pandemia. In un momento particolare come questo, determinato appunto dall’emergenza sanitaria, uno dei grandi vantaggi del food delivery è la capacità di garantire a molte attività di continuare a lavorare nonostante le restrizioni.
- È una vetrina per l’attività. Entrare nel circuito delle consegne a domicilio e del servizio catering sarà una vetrina per l’attività. In questo modo, infatti, il ristorante o l’azienda sarà visibile online, aumentando così le possibilità di farsi conoscere da potenziali clienti e di acquisire, di conseguenza, nuovi clienti.
- È un servizio comodo e che permette di risparmiare tempo. Come anticipato, anche lato consumatore i vantaggi sono numerosi. In primis la comodità dell’ordinare il pasto da casa o dall’ufficio e la possibilità di riceverlo direttamente al domicilio. Poi il fatto che permette di risparmiare un’ingente quantità di tempo. Senza dimenticare che consente all’utente di sodisfare la voglia di mangiare qualche cosa di buono, di diverso dal solito e da ciò che si cucina solitamente in casa.
I contro
- L’utilizzo di prodotti monouso. Chiaramente il take away, così come i servizi di catering, implica l’utilizzo di prodotti usa e getta: cartoni per la pizza, contenitori, piatti, posate, bicchieri… La regina incontrastata del monouso è senza dubbio lei, la plastica. Tuttavia, sono sempre maggiori gli accorgimenti in merito ed è sempre più diffuso l’utilizzo di prodotti ecosostenibili. Dal 2021, poi, la plastica sparirà gradualmente: verrà infatti abolita e sostituita da materiali biodegradabili, come la polpa di cellulosa.
- Il rischio di rovinare la qualità del cibo durante il trasporto. Il secondo aspetto “negativo” del cibo a domicilio è il rischio che si corre durante il trasporto di perdere un po’ della qualità del piatto ordinato. Soprattutto per quanto riguarda temperatura e consistenza degli alimenti.
- Il costo più elevato. La comodità ha un prezzo! Solitamente il prezzo di ogni piatto è leggermente maggiorato rispetto alla cifra che si spenderebbe in loco. Conseguenza naturale e indispensabile per poter sostenere i costi del servizio.
Per saperne di più…
In merito all’utilizzo della plastica, dei prodotti monouso, della raccolta differenziata e dei comportamenti eco sostenibili, vi consigliamo le seguenti letture: