Dalla valigia alla valigetta ventiquattrore: origini di questa borsa da lavoro
La ventiquattore è ormai diventata l’accessorio per eccellenza di uomini e donne di successo, ma come è nata questa famosa borsa da lavoro? Le origini sono le stesse della valigia, che da grande baule pesante si è trasformata in pratico bagaglio a mano. In questo articolo ripercorriamo la storia della borsa 24 ore, dalle sue origini ai giorni nostri.
Dai cofanetti di Tutankamon alla valigetta 24 ore: la storia della valigia dall’antichità ai giorni nostri
Le prime valigie accompagnarono l’ultimo viaggio del faraone Tutankhamon verso l’aldilà e risalgono al XIV secolo a.C.: circa 50 cofanetti contenenti stoffe, cosmetici e oggetti di uso quotidiano sono stati trovati nella sua tomba. Da allora la valigia per eccellenza è stato il baule, usato anche da Greci e Romani per i loro lunghi spostamenti per mare e per terra. Nonostante le loro grandi dimensioni, erano molto pratici da impilare e potevano essere usati anche come giacigli per la notte, durante le lunghe traversate in navi mercantili.
VENTIQUATTRORE IN PELLE PORTA PC 13″ MARRONE DOMINO
Il baule del Medioevo
Questa specie di container arrivò fino al Medioevo: grandi casse molto pesanti che contenevano ogni tipo di oggetti necessari durante i lunghi viaggi. Solo con la scoperta dell’America nel 1492 l’idea di viaggio e di bagaglio inizio a cambiare radicalmente, e si iniziarono a diffondere anche borse più leggere, utili in caso di pellegrinaggi a piedi (come quello dei pellegrini diretti a Santiago di Compostela).
I Grand Tour del ‘700
Nel ‘700 iniziarono a diffondersi bagagli più simili a quelli che usiamo oggi, grazie alla diffusione dei Gran Tour, lunghi viaggi di formazione attraverso l’Europa, intrapresi dagli uomini aristocratici dell’epoca. In questo periodo si diffusero anche le traversate oceaniche di funzionari e commercianti che si recavano presso le colonie americane per lunghi periodi, portandosi dietro pesantissimi bauli che contenevano tutto il necessario per stare fuori vari mesi.
L’esordio delle agenzie turistiche nell’800
A metà ‘800 nacquero le prime agenzie turistiche e si diffusero i viaggi in treno, che cambiarono radicalmente il concetto di valigia: da pesante baule si cominciò a trasformare in morbido borsone, ma sempre pesante e impilabile. La vera rivoluzione arrivò con l’automobile, che aprì la strada alla nascita di valigie più piccole, più facili da caricare in auto. Anche i viaggi si iniziarono a fare più brevi, per cui non necessitavano più di grandi bauli carichi di oggetti: si iniziò a pensare di viaggiare in modo leggero.
La nascita delle ventiquattrore
Proprio a cavallo tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900 debutta la valigetta 24 ore, pensata per i brevi viaggi dei businessman. La prima valigetta rettangolare pare sia stata introdotta nel 1850, ma solo nel 1930 si cominciò a fare una differenziazione tra valigia da viaggio e valigetta ventiquattrore.
Dai bauli al bagaglio a mano con il trasporto aereo
A decretare la fine dei bauli come mezzo per trasportare oggetti in viaggio fu la diffusione del trasporto aereo, che impose dei limiti di peso alle valigie: siamo nel 1950 quando in America si fanno strada le valigie di pelle, capienti ma leggere, quindi perfette per essere imbarcate in aereo. A seguire arrivarono la valigia in propilene e il trolley, che ancora oggi resta il bagaglio a mano per eccellenza.
TROLLEY CABINA PORTA PC 15″ NERO MARCO POLO
Perché si chiama 24 ore?
L’origine della ventiquattrore è quindi fortemente collegata alla storia della valigia, salvo poi differenziarsi per rappresentare l’oggetto di viaggio degli uomini di affari. L’accezione “24 ore” deriva proprio dalla breve durata del viaggio per cui sono destinate: questa piccola valigetta è infatti pensata per contenere tutto il necessario per stare fuori casa 24 ore, pernottamento incluso, proprio come spesso accade a uomini e donne che fanno brevi trasferte di lavoro.
Ventiquattrore uomo e donna: la borsa adatta a tutti
Oggi la 24 ore è un vero e proprio status symbol: oggetto indispensabile per chi viaggia per lavoro ma anche utile idea regalo per neo-laureati o per chi si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro. Oggi queste valigette sono diventate sempre più moderne e sono pensate non solo per contenere documenti e oggetti personali, ma hanno anche scomparti dedicati a tablet, smartphone e notebook, dispositivi tecnologici ormai irrinunciabili in qualunque ambiente di lavoro.