Regole per fare la differenziata in ufficio
Uno dei comportamenti sostenibili da tenere in ufficio riguarda la gestione dei rifiuti, in particolare la buona abitudine di fare la differenziata anche nei luoghi di lavoro. Non si tratta solo di una buona pratica, ma di un vero e proprio obbligo di legge, sancito dal decreto legislativo n. 205/2010 e recepito poi in varie modalità da ogni singolo comune. La mancata osservanza della legge prevede delle sanzioni, anche in caso di errori causati dalla distrazione: ecco perché è opportuno sapere come fare la differenziata anche in ufficio, e non solo in casa.
Regole aziendali per fare la differenziata
Innanzitutto il primo compito spetta al datore di lavoro, che deve predisporre l’ufficio in modo tale da incentivare i dipendenti a buttare i rifiuti nei cestini per la differenziata. Senza i giusti mezzi e una corretta comunicazione, è impossibile pretendere un comportamento impeccabile da parte di chi lavora: ecco allora qualche consiglio su come organizzare l’ambiente di lavoro in funzione di una corretta raccolta differenziata.
Cestino raccolta differenziata TWIST 25 lt rosso
Sensibilizzare i dipendenti
La prima cosa che dobbiamo chiederci è: i dipendenti sanno che fare la differenziata è un obbligo anche in ufficio? Probabilmente no. Allora vale la pena inviare una mail a tutti per comunicare le modalità per effettuarla, i vantaggi di una corretta gestione dei rifiuti e i luoghi in cui trovare i vari cestini.
Predisporre i cestini in posti strategici
Sarà più facile ottenere un’alta adesione se i cestini vengono posizionati nei posti giusti:
- La busta dell’umido dovrà essere presente almeno nell’area break, dove probabilmente molti colleghi trascorrono la pausa pranzo; se c’è spazio sarebbe opportuno posizionarne una anche in ciascuna stanza di lavoro, perché spesso i dipendenti consumano il pranzo anche davanti al pc.
- Il cestino in cartone per la carta deve essere messo vicino alle stampanti, ricordando però ai dipendenti che è possibile risparmiare carta in ufficio, mettendo in pratica poche semplici accortezze;
- Un sacchetto per i rifiuti indifferenziati va invece posizionato ogni tre/quattro scrivanie, per permettere ai dipendenti di buttare materiale non riciclabile, come bicchieri sporchi o penne consumate.
Busta spazz. gialla cm 55×60 – 30 micron – l 30
Prevedere degli incentivi aziendali
Un ufficio che tiene davvero alla sostenibilità ambientale nei luoghi di lavoro potrebbe prevedere degli incentivi economici per quei dipendenti che rispettano le regole e hanno dimostrato nel corso dell’anno di avere a cuore il tema del riciclo. Al raggiungimento di determinati obiettivi si potrebbero regalare voucher spesa o benzina, che sarebbero un forte incentivo a continuare e fare meglio.
Come differenziare carta, metalli, plastica e vetro
Entriamo ora nel dettaglio e vediamo come e cosa possiamo buttare nei diversi cestini adibiti ai vari materiali da riciclare. Una regola che vale per tutti è quella di pulire, schiacciare e ridurre il volume di ciò che buttiamo, sia per facilitare il lavoro delle macchine compattatrici, sia per evitare di riempire troppo velocemente i cestini. Ci sono poi delle regole diverse a seconda del materiale da riciclare, vediamole nel dettaglio.
Carta
La carta è sicuramente uno dei materiali più utilizzati a lavoro, ma anche uno dei più riciclabili. Prima di buttarla nel cartone apposito, meglio riutilizzarla più volte, magari per prendere appunti e fare delle brutte copie. Solo quando non è davvero più utilizzabile, si può buttare, ricordando però che ci sono delle tipologie di carte che non si possono riciclare, come il cartone delle pizze e gli scontrini.
Cestino in cartone per raccolta differenziata
Metalli e plastica
Particolare attenzione bisogna porre nel buttare plastica e oggetti in metallo, perché richiedono alcune piccole accortezze prima di essere eliminati. Le bottiglie e i contenitori di plastica vanno sempre svuotate da eventuale liquido rimanente, sciacquate e schiacciate; in tal modo si possono anche riciclare scatolette in metallo, bombolette spray e vaschette di alluminio. Non si possono invece riciclare: ceramica, cristallo, lampadine, piatti e bicchieri di plastica, apparecchiature elettriche e lastre di vetro.
Vetro
Ormai nei luoghi di lavoro il vetro è quasi del tutto scomparso ed ha lasciato spazio all’uso della plastica, tuttavia è opportuno predisporre in ufficio anche un contenitore rigido per il vetro, magari da svuotare meno spesso ma comunque utile.
Indifferenziata
Infine, in ufficio non può mancare un contenitore per l’indifferenziata, ricettacolo di tutti quei rifiuti che non sappiamo dove buttare. Fino a poco tempo fa il cestino dell’indifferenziata era l’unico presente nei luoghi di lavoro, oggi per fortuna non è più così, ma vale la pena permettere ancora ai dipendenti di utilizzarlo, sia per i rifiuti davvero non riciclabili, sia in caso di dubbio, per evitare di contaminare gli altri contenitori.