Saturimetro – Pulsossimetro: lo strumento per monitorare la salute
Grazie al progresso tecnologico sono sempre di più gli strumenti in grado di “salvarci la vita”. Uno di questi è il pulsossimetro (anche detto saturimetro od ossimetro). Questo oggetto così piccolo e poco dispendioso – ma molto importante – è in grado di misurare il livello di ossigenazione nel sangue, aiutando così i medici a capire se un paziente sta sviluppando una polmonite o un’altra malattia respiratoria, anche a distanza! Proprio per questo motivo, in un contesto caratterizzato dall’emergenza sanitaria causata dal COVID-19, il saturimetro acquista un valore elevatissimo ed è altamente consigliato averne uno in ogni casa. Scopriamo più nel dettaglio cos’è, a cosa serve, come funziona e come applicare il pulsossimetro.
Che cos’è e a cosa serve il pulsossimetro
Il saturimetro è quello strumento che serve appunto a misurare e monitorare il grado di saturazione di ossigeno. Più nel dettaglio, l’ossimetro valuta la saturazione di ossigeno dell’emoglobina presente nel sangue arterioso periferico, definita con la sigla “SpO2” che vedrete riportata sullo strumento. Contemporaneamente, poi, il pulsossimetro misura anche la frequenza cardiaca.
Come si presenta
Nei modelli primitivi si presenta suddiviso in due componenti:
- Una sonda. La “pinza” che deve essere messa a contatto con il paziente e che effettua la misurazione.
- Un’unità di calcolo e di elaborazione dati. L’unità che raccoglie i dati dalla sonda, li elabora e manda il risultato numerico al monitor di cui lo strumento è dotato.
Tuttavia, nei modelli più recenti queste due componenti sono accorpate, ottenendo così uno strumento piccolo, semplice da utilizzare e facile da trasportare.
Pulsossimetro: come funziona
È uno strumento così semplice da utilizzare, che non richiede l’intervento di un medico o di un esperto, ma che al contrario può essere impiegato da tutti, anche a casa. Inoltre, essendo una metodica non invasiva e completamente indolore, l’ossimetro può essere utilizzato anche su neonati, bambini e anziani. Ma parlando praticamente, come funziona? In poche parole non si deve far altro che applicare la clip su un dito e premere il tasto di accensione. Grazie ai raggi infrarossi, lo strumento rileverà il livello di ossigeno nel sangue – o più precisamente la percentuale di saturazione emoglobinica arteriosa – e la frequenza cardiaca.
Dal punto di vista teorico, invece, il funzionamento del saturimetro si basa sulle diverse proprietà di assorbimento delle radiazioni luminose dell’emoglobina legata all’ossigeno (HbO2) e di quella libera (Hb).
- La sonda presenta due diodi fotoemittenti su un braccio della pinza e un rilevatore sul braccio opposto.
- I diodi emettono fasci di luce a precise lunghezze d’onda, che ricadono nell’intervallo della luce rossa e infrarossa (rispettivamente 660 nm e 940 nm).
- I fasci di luce emessi dai diodi attraverseranno i tessuti del dito fino a raggiungere il rilevatore posizionato sul braccio opposto della pinza.
- Durante questo tragitto effettuato dai fasci di luce, le radiazioni luminose vengono assorbite dall’emoglobina: l’emoglobina legata all’ossigeno (anche detta ossiemoglobina) assorbe nella luce infrarossa; l’emoglobina libera, invece, assorbe nella luce rossa.
- In base alla differenza tra la luce emessa e quella registrata, il calcolatore ricava la percentuale di emoglobina legata all’ossigeno, che in condizioni normali deve avere un valore superiore al 95%. Se la percentuale è inferiore, ci si trova in ipossiemia (lieve 91-94%, moderata 86-90% e grave <85%. Questa condizione può indicare la presenza di un problema della funzione respiratoria, causata per esempio da una polmonite, come quella che si può sviluppare in caso di Covid.
Saturimetro: dove si mette? Quale dito usare?
Ma dove applicare l’ossimetro? Solitamente lo strumento viene posizionato sul dito di una mano, un dito vale l’altro. Tuttavia, è possibile posizionarlo anche sul lobo dell’orecchio o, come avviene principalmente per i neonati, sul piede.
Quale pulsossimetro acquistare
Quello che vi suggeriamo oggi è il pulsossimetro firmato PVS. Questo pratico e comodo dispositivo tascabile, nonostante le sue dimensioni contenute fornisce i valori SpO2, la misurazione del battito cardiaco, la barra grafica e la visualizzazione del pletismogramma. È molto facile da utilizzare: basterà inserire il dito e cliccare sull’unico pulsante presente, dopodiché lo strumento farà tutto il resto da solo. Pensate che si spegnerà anche automaticamente una volta tolto il dito! Il suo consumo energetico è veramente contenuto e si alimenta con 2 batterie AAA standard. Sullo schermo, inoltre, vi è l’icona che indica il livello di carica della batteria.