Guanti monouso: tipologie e differenze

Nati come dispositivi di sicurezza individuale ad uso esclusivamente professionale, in seguito all’emergenza Coronavirus i guanti monouso sono diventati di uso comune. Si tratta infatti di uno dei prodotti suggeriti per limitare il contagio e proteggerci dal contatto con superfici infette. Ma quanti tipi di guanti usa e getta esistono? Ecco una breve panoramica sulle differenze tra i diversi materiali, così da poter scegliere con maggiore consapevolezza quali sono i guanti monouso più adatti per le proprie esigenze.

A cosa servono i guanti monouso e come utilizzarli

Proprio come le mascherine, i guanti monouso sono una vera e propria barriera protettrice che ci evita di entrare in contatto con superfici e materiali potenzialmente infetti dal virus. Questo a patto di usarli nel modo corretto, altrimenti rischiano di diventare essi stessi fonte di contagio e quindi molto pericolosi. Il Ministero della Salute ha stilato alcune regole d’uso dei guanti usa e getta, che tutti siamo tenuti a rispettare:

  • Non sostituiscono il lavaggio delle mani, che deve essere effettuato frequentemente e con accuratezza per almeno 60 secondi;
  • Devono essere sostituiti ad ogni utilizzo ed eliminati nella raccolta indifferenziata;
  • Non devono entrare in contatto con bocca, naso e occhi;
  • Sono necessari in alcuni contesti lavorativi, come per gli addetti alla pulizia, alla ristorazione e al commercio di alimenti;
  • Sono obbligatori in ambito sanitario, nella cura dei malati sia in ospedale che a domicilio;
  • Sono consigliati nei locali pubblici, come supermercati, bar, ristoranti e uffici.

I vari tipi di guanti usa e getta

In commercio esistono moltissimi modelli di guanti, tanto che per i meno esperti la scelta può essere difficile e facilmente si può cadere in confusione. Vediamo allora di seguito i vari materiali di cui sono costituiti e quali sono le principali differenze tra loro.

Guanti in lattice

I guanti in lattice sono sicuramente il modello più diffuso in commercio, grazie alla loro economicità e resistenza. Sono realizzati in lattice naturale, che ne conferisce un elevato livello di sensibilità ed elasticità, tanto che spesso ci si dimentica di averli addosso. Questi guanti sono anche impermeabili e difficilmente si rompono, motivo per cui sono scelti in ambienti lavorativi come studi medici, ma anche in centri estetici e in ambito farmacologico. Ne esiste la versione con polvere e senza polvere, a seconda delle preferenze: nel primo caso infatti, la calzata è agevolata dalla presenza di questa sostanza che rende più scivolosi i guanti, tuttavia non tutti la tollerano bene e preferiscono la versione senza.

Guanti monouso in lattice c/polvere taglia S

Guanti in nitrile

I guanti in nitrile sono realizzati con una fibra sintetica che ne conferisce un’altissima resistenza, ergonomia e sensibilità. Molti si chiedono quale sia la differenza tra i guanti in nitrile e i guanti in lattice, dato che in effetti hanno caratteristiche molto simili. Innanzitutto, il materiale di cui sono composti, che rende i guanti in nitrile più spessi e idonei anche a chi lavora nell’ambito della ristorazione; poi il costo, dato che questi ultimi sono leggermente più costosi dei guanti in lattice e si comprano prevalentemente in farmacia; infine, i guanti in nitrile sono adatti alle persone allergiche al lattice e in generale sono più tollerabili da chi soffre di dermatiti.

Guanti monouso in nitrile alimentare taglia M

Guanti in vinile

I guanti in vinile sono prodotti con materiali sintetici quali il PVC e ftalati e sono usati molto in ambito sanitario, ma soprattutto per esplorazioni e medicazioni. Si tratta infatti di guanti professionali meno resistenti rispetto agli altri, motivo per cui si rompono facilmente e vanno usati solo in determinati contesti; inoltre sono poco impermeabili, il che li rende inutilizzabili a contatto con sostanze chimiche, che potrebbero essere assorbite dal guanto o arrivare alla pelle. Ecco perché questi guanti non sono adatti a proteggerci dal Coronavirus.

Guanti monouso in vinile senza polvere taglia L

Guanti in polietilene

I guanti in polietilene sono adatti al contatto con gli alimenti e in generale si utilizzano in tutti quei contesti in cui è facile sporcarsi le mani, come al supermercato o presso i distributori di benzina. Sono usati anche in ambito ospedaliero e ambulatoriale, perché sono molto resistenti e sensibili nell’uso.

Guanti monouso palmati in polietilene

Dove si comprano i guanti monouso?

Fino a poco tempo fa i guanti usa e getta erano reperibili sono nelle farmacie o nei negozi specializzati in abbigliamento da lavoro. Oggi invece la loro vendita ha avuto ampia diffusione nella grande distribuzione: è possibile acquistarli nei supermercati, nei negozi di prodotti per la casa e nelle parafarmacie. Ricordiamo che i guanti rientrano tra i prodotti esenti da IVA, in base alle nuove regole del Decreto Rilancio, per cui il loro costo è abbastanza ridotto.

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