Come rinvasare una pianta: cosa fare e quali strumenti utilizzare
Il rinvaso periodico di una pianta è davvero fondamentale per la sua salute. Favorisce la crescita vigorosa delle colture, gli consente di svilupparsi al meglio, gli offre lo spazio necessario per crescere e ne favorisce la buona salute. Ciò che solitamente accade è che, quando le radici di una pianta diventano troppe e il vaso, di conseguenza, è troppo piccolo per tenerle, l’apparato radicale non riesce più a svilupparsi e le piante non crescono più. Tuttavia, ciò che dovete tenere a mente è che il travaso non è un’operazione semplice come si può pensare: è necessario prendere degli accorgimenti specifici, rispettare dei tempi precisi, preparare il nuovo vaso a dovere, bagnare a fondo la nuova terra, togliere la pianta dal vaso precedente nel modo giusto e utilizzare gli utensili adatti. Ma non perdiamoci in chiacchiere e scopriamo come rinvasare una pianta.
Come capire che è necessario un rinvaso
Prima di spiegarvi il metodo di rinvaso, però, vi forniamo alcuni consigli su come capire quando arriva il momento in cui diventa necessario travasare la pianta. Fondamentalmente ve ne accorgerete quando noterete un rallentamento (se non l’arresto) della crescita della pianta: molto probabilmente questo vuol dire che il contenitore è ormai troppo piccolo per le sue radici. Se le radici hanno completamente riempito il substrato della terra ed escono dai fori sul fondo del vaso, non c’è niente da fare: per non far soffrire ulteriormente la pianta è necessario un travaso! Il vegetale, infatti, in questa condizione non ha più terreno a disposizione da cui trarre nutrimento.
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Quando rinvasare le piante
In linea di massima possiamo sostenere che, nella maggior parte dei casi, il rinvaso deve essere eseguito subito dopo l’acquisto, in quanto il contenitore solitamente è sottodimensionato rispetto alle necessità della pianta. Dopodiché deve essere effettuato nuovamente ogni anno, per i primi due o tre anni di vita della pianta. Da questo momento in poi il travaso andrà fatto solo all’occorrenza, ossia quando la coltura è cresciuta troppo, le sue radici fuoriescono dai fori e, dunque, ha bisogno di un vaso più grande. Se questo non avviene, dal terzo anno di vita basterà ricambiare solamente lo strato superficiale del terriccio: asportatelo delicatamente e sostituitelo con della terra nuova.
Come rinvasare una pianta
Ma arriviamo ora al dunque! Di seguito vi mostriamo una tecnica semplice, veloce e – soprattutto – corretta, che vi consentirà di travasare le piante senza farle soffrire, ottenendo come risultato delle colture belle e sane.
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Scegliere il nuovo vaso
Il primo passo, chiaramente, è quello della scelta del nuovo vaso. Le sue dimensioni dovranno tener conto dell’apparato radicale della pianta, ma anche del contenitore precedente: di base, è meglio evitare il passaggio a un vaso molto più grande rispetto al vecchio, ma è consigliato utilizzare vasi dal diametro di soli 2-3 cm in più.
Un altro consiglio è quello di scegliere dei vasi bucati sul fondo: la presenza dei fori di uscita nella parte sottostante del contenitore è molto importante per la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.
Preparare il nuovo vaso
A questo punto è giunto il momento di preparare il nuovo vaso per il trapianto: coprite il fondo del contenitore con pezzi di cocci o con dei sassi, per impedire la fuoriuscita della terra dai fori e per far sì che l’acqua in eccesso sgorga facilmente, senza creare dei tappi di terra che andrebbero a ostruire i suddetti buchi. Questo porterebbe poi a dei ristagni idrici che farebbero marcire le radici. Dopodiché ricoprite il fondo con uno strato di terriccio.
Togliere la pianta dal vecchio vaso
Adesso arriva il momento più complicato: estrarre la pianta dal vecchio contenitore. A volte sarà semplicissimo, altre volte il vegetale non vorrà proprio lasciare il suo nido! Se avete delle difficoltà provate pressando leggermente il vaso con le mani, inclinatelo e con una mano siate pronti ad accogliere la pianta con tutta la terra ancora intorno. Se con la semplice pressione del contenitore non riuscite, tagliate le radici che fuoriescono dai fori e, se necessario, tagliate con delle forbici il vaso di plastica verticalmente, apritelo e liberate la pianta. In alternativa, provate a passare la pala o un coltello lungo tutto il perimetro interno del vaso, così da staccare il più possibile la terra dai bordi.
A questo punto potate le radici più grosse e lunghe per stimolare la pianta a rigenerare il proprio apparato radicale. Chiaramente eliminate anche le radici avvizzite o marce.
Spostare la pianta nel nuovo vaso
Dopo aver aggiunto un paio di strati di terra nel nuovo vaso, collocate la pianta al centro e, aiutandovi con un trapiantatoio riempitene le parti vuote con il resto del terriccio. Infine, pressate bene il substrato in modo da mantenere la pianta ferma e al centro. Mentre versate la terra sui lati, aiutatevi con una zappetta affinché questa scorra bene e vada ad occupare tutti gli spazi vuoti.
Ricordatevi di lasciare almeno 2 cm di spazio tra la superficie della terra e il bordo del vaso: in questo modo mentre innaffiate la pianta non correrete il rischio di far tracimare l’acqua.
Innaffiare la pianta
L’ultimo step è quello dell’annaffiatura. Dopo il travaso e dopo aver ben compattato la terra intorno al fusto, è fondamentale innaffiarla delicatamente, in modo da inumidire tutto il nuovo terriccio. Ricordatevi che, seppur eseguito correttamente, il cambio vaso per le piante resta sempre una fonte di stress.
In che mese si possono travasare le piante?
Di base le piante possono essere rinvasate in ogni periodo dell’anno. Tuttavia, il momento migliore è l’inizio del periodo di crescita, ossia la primavera. In alternativa, il secondo momento migliore per il travaso è il tardo autunno.
Quali strumenti utilizzare per il travaso
Nell’apposita categoria del sito di Zenick.it, Giardinaggio, troverete tutti i materiali, gli strumenti e gli utensili necessari per la cura del giardino e delle piante. Come anticipato nel testo, gli strumenti che vi serviranno per il rinvaso dei vegetali saranno principalmente il trapiantatoio, il rastrellino, la zappetta, le forbici da potatura e, ovviamente, i guanti.