5 errori da non commettere il primo giorno di lavoro

Che siate in cerca di un nuovo lavoro o lo abbiate già trovato non importa, ci sono delle regole da seguire per fare una buona impressione sul posto di lavoro. Soprattutto se si tratta del primo giorno, i colleghi e il capo tenderanno a scrutarvi per capire se siete una risorsa valida e non è escluso che ci saranno presentazioni e riunioni con i vari membri del team con cui collaborerete. E poiché sappiamo bene che la prima impressione è quella che determina la valutazione che gli altri faranno di voi, è bene conoscere quali sono le 5 cose da non fare assolutamente a lavoro, sia durante il primo giorno che nei giorni a venire.

Non arrivare in ritardo

Questa regola vale sempre in ambito professionale, ma il primo giorno di lavoro un ritardo può costarvi molto caro. Quel giorno avrete tutti gli occhi puntati su di voi e quindi più di qualcuno noterà la vostra assenza in ufficio all’apertura della sede. In particolare, il primo giorno di lavoro è molto probabile che il vostro capo vi starà aspettando per presentarvi tutti i colleghi e per prendere un caffè insieme in modo da descrivervi le varie aree professionali dell’azienda: in questo contesto, anche un solo minuto di ritardo viene interpretato come disinteresse e maleducazione, non solo dal vostro capo, ma anche dagli altri colleghi che invece si trovano già alla loro postazione. D’altronde, il primo giorno di lavoro è facile sbagliare strada, avere difficoltà a trovare parcheggio e accumulare qualche minuto in più del previsto per raggiungere la sede di lavoro: la soluzione è avviarvi con netto anticipo e piuttosto attendere che si faccia l’ora giusta per entrare. La condizione ideale è farsi trovare alla propria postazione prima di tutti, così da accogliere i colleghi e magari offrire un giro di caffè a coloro che sono arrivati in orario come voi.

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Non sottovalutare l’abbigliamento

Abbiamo già parlato di come scegliere l’abbigliamento giusto per un colloquio di lavoro, ma non pensiate che l’outfit perda di importanza una volta che il lavoro ve lo siete guadagnato. In tema di prima impressione, i vestiti che indossiamo ricoprono un ruolo essenziale per raccontare come siete e permettere agli altri di farsi un’idea di voi, per cui l’abbigliamento è un aspetto che non va assolutamente sottovalutato. Come vestirsi il primo giorno di lavoro? La parola d’ordine è sobrietà: l’obiettivo è cercare di non attirare troppo l’attenzione (più di quanta già ne avrete) con abiti colorati e succinti, ma nemmeno presentarsi con vestiti sgualciti e macchiati. Meglio prediligere sempre pantaloni, maglie o camicie di colore scuro e scarpe chiuse (anche d’estate), che vi diano uno stile casual e moderno, senza risultare troppo sportivi né troppo eleganti. Ci sono poi molte variabili da considerare quando si decide come vestirsi in ufficio, tra cui le più importanti riguardano il ruolo che si ricopre, la grandezza e la tipologia dell’azienda per cui lavorate.

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Non lamentarti

Altra regola sempre valida in un posto di lavoro è non lamentarsi mai. Esprimere pareri negativi nei confronti dell’azienda che vi ha assunti non solo è sbagliato, ma è anche controproducente, perché vi espone al rischio di ricevere a vostra volta critiche feroci sui motivi che vi hanno spinto a lavorare per un’azienda che criticate. È sbagliato anche parlar male dell’azienda da cui vi siete dimessi, sia perché chi vi ascolta penserà che possiate in futuro dire le stesse cose anche del nuovo posto di lavoro, sia perché non è escluso che possano esserci conoscenze e contatti ancora in corso tra le due realtà lavorative. Meglio essere discreti, evitare di esprimere opinioni e non scendere nei particolari della vostra vita privata e professionale. Poi con il tempo sarete in grado di individuare le persone giuste con cui confidarvi, anche in merito alle criticità che evidenziate sul posto di lavoro.

Non parlare troppo di te

Qualunque cosa dici potrà essere usata contro di te”. Questa massima è valida tanto più in un nuovo contesto professionale, dove una parte dei colleghi vi vede come una minaccia e un’altra parte ritiene che la vostra assunzione non sia stata indispensabile. Mai esporsi troppo con persone che non si conoscono, soprattutto se in ballo c’è la promozione o il licenziamento di qualcuno, perché ogni cosa che direte sarà scandagliata e interpretata nelle maniere più fantasiose e strumentali a farvi apparire meno validi di quello che in realtà siete. Tuttavia, è sbagliato anche essere troppo taciturni, perché correreste il rischio di apparire freddi e antipatici: meglio dire il minimo indispensabile e lasciar parlare gli altri, rivolgendo loro domande e dimostrandosi interessati ai loro argomenti.

Non guardare l’orologio

“Quanto manca?”. Questa è la domanda che vi risuonerà nel cervello nel corso del primo giorno di lavoro, per i motivi più disparati: vi sentirete a disagio e non vedrete l’ora di andare via e avrete poco lavoro da fare e il tempo vi sembrerà non passare mai, tanto che l’ansia vi porterà a guardare insistentemente l’orologio. Inutile dire che con questo atteggiamento risulterete disinteressati e scarichi dal lavoro, con la conseguente deduzione che non apparirete una risorsa necessaria in azienda. È normale essere agitati il primo giorno e avere poco lavoro da svolgere, ma la soluzione non è certo aspettare trepidanti che la giornata lavorativa finisca, quanto piuttosto rendersi utili dimostrando la propria disponibilità a svolgere mansioni differenti dalle proprie, magari per aiutare un collega in difficoltà. Questo atteggiamento propositivo e proattivo sarà ampiamente apprezzato da tutti, colleghi e capo compreso.

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