Come progettare un ufficio all’insegna del benessere: ecco quanto l’ergonomia aumenta l’efficienza
L’ergonomia è una scienza complessa che si occupa di definire i parametri del benessere sul posto del lavoro. In questo articolo analizziamo le caratteristiche, i requisiti, i complementi d’arredo indispensabili di un ufficio ergonomico, per imparare a progettare gli ambienti di lavoro all’insegna del benessere.
“Scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno in tutta la tua vita”
Confucio
Cosa c’entra il celebre aforisma di Confucio con l’ergonomia? Molto più di quanto sembri. Sì, perché se è vero che lavorare con motivazione, convinzione ed entusiasmo elimina il senso di fatica e ripetitività che di solito associamo al lavoro, è altrettanto vero che per amare il proprio lavoro è fondamentale svolgerlo in un contesto sano e positivo. Questo ha molto a che fare con l’ergonomia. Vediamo dunque come progettare un ufficio ergonomico, perché è così importante e quanto l’ergonomia aumenta l’efficienza.
Cosa significa ergonomia, la regola del benessere in ufficio
La parola “ergonomia” viene dal greco ergon, “lavoro”, “opera”, e nomos, “legge”, “norma”. L’ergonomia, dunque, è una scienza complessa che si occupa di individuare le condizioni ottimali per lo svolgimento di qualsiasi tipo di lavoro. Per condizioni ottimali intendiamo quelle che soddisfano le esigenze fisiologiche, psicologiche e cognitive dei dipendenti, consentendogli di lavorare al meglio delle loro possibilità. Detto altrimenti, l’ergonomia definisce regole e parametri per progettare ambienti di lavoro che favoriscano il benessere psico-fisico dei dipendenti, migliorandone di conseguenza efficienza e produttività. Questa scienza si applica principalmente della progettazione di uffici, spazi dedicati al lavoro sedentario e indissociabile dall’uso di computer e tablet. Gli spazi dove tutti noi trascorriamo molte ore della nostra giornata, lavoriamo e interagiamo. Spazi la cui qualità può influire in modo determinante sulla qualità della nostra vita: ecco perché l’ergonomia è così importante.
Le caratteristiche principali di un ufficio ergonomico
Un ufficio ergonomico è progettato secondo parametri che mettono sempre l’individuo e il suo benessere al centro. L’ergonomia interviene fin dal principio, dalla progettazione degli spazi, e si occupa dell’arredamento degli ambienti, dalla scelta dei mobili, dei complementi che favoriscono una corretta postura fino alle buone pratiche per il corretto utilizzo di strumenti e dispositivi. Non solo, un ufficio ergonomico deve rispettare standard che garantiscono:
- La qualità dell’aria indoor;
- Il microclima interno: ossia l’insieme di temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria;
- Il benessere termico: in estate tra 23°-27°, in inverno tra 17°-24°;
- Il rumore: la letteratura scientifica in materia stabilisce che 80 dBA – decibel ponderati – sono il limite di esposizione giornaliera al rumore in un ambiente di lavoro. Oltre questa soglia si possono riscontrare disagi e disturbi anche seri.
Per riassumere, un ufficio ergonomico è un ufficio progettato per garantire alle persone che lavorano sicurezza, comfort psico-fisico e usabilità degli spazi e degli strumenti.
Come progettare un ufficio ergonomico
Prima di vedere quali sono i vantaggi dell’ergonomia in termini di efficienza e produttività dei dipendenti, vediamo cosa non può mancare in un ufficio costruito secondo i principi dell’ergonomia. Oggi i designer dei principali brand dell’arredamento d’ufficio progettano soluzioni sempre più innovative, sia dal punto di vista dei materiali che dell’estetica, e sempre più ergonomiche.
La sedia ergonomica
Iniziamo da qui, dalla sedia. Vale a dire dal componente fondamentale di una postazione di lavoro o di studio. Che sia su una sedia o su una poltrona, se il nostro è un lavoro sedentario, è seduti che trascorriamo la maggior parte della nostra giornata. Ecco perché è così importante saper scegliere la sedia giusta e, oggi, parlare di sedia giusta significa parlare di sedie ergonomiche.
Sedia direzionale ALUMESH con poggiatesta nera
Le caratteristiche che deve avere una sedia per essere ergonomica
Le normative europee EN 1335 1-2-3 definiscono i requisiti tecnici fondamentali che le aziende produttrici devono rispettare nella progettazione di una sedia ergonomica per favorire una corretta postura e assicurare l’adattabilità della seduta alle caratteristiche antropometriche del singolo individuo. La sedia, se progettata e costruita secondo i parametri dell’ergonomia, non solo fa sentire più comodi, confortevoli e quindi sereni, ma aiuta ad assumere e mantenere una postura corretta, scongiurando un’ampia gamma di disturbi muscolari o scheletrici (mal di schiena, dolori al collo, tensione sulle spalle e tendiniti) evitando quindi ore perse per malattia.
Le caratteristiche che definiscono una sedia ergonomica principalmente sono la regolabilità per favorire la postura più corretta, la possibilità di contrastare la staticità della postazione seduta, quindi di essere reclinabile, ed infine la comodità, grazie a un sedile ampio e braccioli larghi.
Quando si deve acquistare una sedia ergonomica, però, non basta conoscere le caratteristiche distintive, ma occorre valutare anche altri fattori. Tra questi:
- Il meccanismo: vale a dire il motore stesso della sedia, quello che rende possibili i movimenti, e determina il comfort e le prestazioni. Un meccanismo professionale ha un peso non inferiore a 8/10kg.
- La sicurezza: oltre alla certificazione di conformità alla norma EN 1335, alcuni optional migliorano la sicurezza della sedia (ruote morbide o dure, ruote autofrenanti, tessuti ignifughi, etc.).
- L’ergonomia: tutti gli optional che rendono una sedia sempre più ergonomica, vale a dire i braccioli (fissi o regolabili), supporto lombare (fisso o regolabile in altezza), imbottitura (in spugna o schiumato), etc.
- Il design: tutte le caratteristiche opzionali del prodotto che ne migliorano l’estetica, ma anche le performance (schienale in rete, tessuti in Trevira o pelle, strutture in alluminio, etc.).
La check list per sapere se la postura è corretta
Per massimizzare i benefici di una sedia ergonomica non possiamo rimanere passivi, dobbiamo cercare di mantenere una postura corretta. Questa check-list consente di fare una rapida verifica:
- La pianta del piede è appoggiata sul pavimento?
- Il piede forma un angolo di circa 90° col polpaccio?
- Il polpaccio è il più possibile verticale e forma un angolo di 90° rispetto alla coscia?
- La coscia è il più possibile orizzontale e forma un angolo di circa 90° con il tronco?
- I gomiti sono appoggiati sui braccioli?
- Il tronco è eretto?
La scrivania ergonomica
Il secondo elemento che deve essere presente in ufficio ergonomico è la scrivania. Una scrivania ergonomica ha dimensioni precise che variano in base alla tipologia del lavoro svolto e che devono essere proporzionate all’altezza della persona. Per calcolare con esattezza l’altezza della scrivania ergonomica esistono calcolatori automatici online. In generale, per una persona di altezza media la misura ottimale è di circa 74 cm. Non solo, una scrivania ergonomica deve avere anche questi requisiti:
- Una superficie poco riflettente;
- Stabilità (non deve vibrare quando la usiamo);
- Dimensioni sufficienti da consentire una disposizione flessibile di monitor, tastiera e mouse nel rispetto dei principi dell’ergonomia (permettendoci di mantenere la postura corretta);
- Dimensioni sufficienti ad ospitare non solo il computer, ma anche un leggio portadocumenti e tutto il materiale accessorio (cancelleria, telefono, dispositivi, etc.).
Scrivania c/mobile di servizio NORWEGIAN WOOD cm 160x120x81 gambe legno massello finitura rovere pia
Gli accessori ergonomici
Perché una postazione sia davvero funzionale ed ergonomica, infine, non devono mancare alcuni accessori e supporti specifici che aiutano a prevenire il mal di schiena, i dolori ai polsi, l’indolenzimento del collo, il mal di testa e i disturbi visivi. Tra questi:
- Supporto per il monitor e per il notebook in modo tale che lo schermo sia all’altezza degli occhi e alla distanza di un braccio dal viso.
Supporto monitor FELLOWES PREMIUM colore grafite
- Tastiera mobile, posizionata ad almeno 20 cm di distanza dal bordo del tavolo e parallela alla superficie. Mani e avambracci devono essere comodamente appoggiati per evitare le tensioni delle spalle e del collo.
- Tappetino per il mouse che garantisca una gestione del mouse comoda, affidabile e precisa.
- Poggiapolsi per evitare tensioni ai polsi o, peggio, tendiniti.
- Poggiapiedi che migliora la circolazione, evita fastidi alle gambe e ci stimola ad assumere una posizione più corretta.
- Supporti per la schiena progettati per migliorare la postura.
Per spiegarvi meglio di cosa stiamo parlando e come creare postazioni di lavoro ergonomiche, ci rifacciamo all’approccio delle 4 zone ergonomiche Fellowes: “Postazioni di lavoro ergonomiche: migliorare felicità e salute a lavoro, ispirandosi alle 4 zone Fellowes”.
Perché è così importante progettare un ufficio ergonomico
La risposta a questa domanda dovrebbe essere ormai chiara: perché ne va della salute delle persone! Stare tante ore seduti in una posizione scorretta, non avere sufficiente spazio a disposizione nella propria postazione di lavoro e, in generale, negli ambienti dell’ufficio, genera tensioni e stress, crea condizioni di malessere fisico ed inevitabilmente psicologico. Tutto questo non può non avere un impatto immediato sulla qualità della vita delle persone e sulle loro relazioni. Al contrario, un ambiente di lavoro progettato e organizzato secondo i principi del benessere, della sostenibilità e dell’ergonomia aumenta la produttività, la concentrazione e la motivazione stessa dei dipendenti con visibile vantaggio per l’azienda nel suo complesso.
Diversi studi hanno dimostrato come la mancata osservazione delle regole dell’ergonomia può causare numerosi danni a chi trascorre molto tempo seduto e davanti al computer. Tra questi: un senso di stanchezza fisica e mentale, problemi alla vista, occhi stanchi, cattivo umore, sindrome del tunnel carpale, insufficienza venosa, sovraccarico del sistema muscolo scheletrico. Il 31% dei lavoratori, inoltre, soffre di problemi quotidiani legati alla postazione di lavoro: parliamo principalmente di mal di testa, mal di schiena e problemi alla vista. Tutto ciò, non solo ha delle ripercussioni negative sulla salute del dipendente, ma anche sulla sua produttività ed efficienza.