Bonus mobilità elettrica 2020: il destino dei rimborsi dopo il famoso click day

È da poco terminata la fase 2 del Bonus mobilità elettrica 2020. Quella, cioè, che prevedeva la possibilità di usare un’app per approfittare degli sconti e delle agevolazioni messi a disposizione dallo Stato per l’acquisto di bici e monopattini (e non soltanto bici e monopattini, come si vedrà più avanti). Sicuramente un’iniziativa importante che permette di promuovere la mobilità sostenibile, sia nelle grandi città sia nei centri abitati più piccoli.

Come tutti saprete, martedì 3 novembre è avvenuto il fatidico click day: il sito sovrappopolato risultava irraggiungibile e andava a rilento, si sono create lunghissime attese per accedere alla procedura e i fondi sono esauriti in pochissimo tempo. Cosa succede adesso?

Che cos’è il Bonus Mobilità 2020

Prima di arrivare agli ultimi sviluppi in merito ai rimborsi del bonus, partiamo dall’inizio: che cos’è il Bonus Mobilità 2020? In pratica, consiste in uno sconto del 60% della spesa sostenuta (quindi del costo di vendita) per l’acquisto di biciclette, veicoli a propulsione elettronica a uso personale e servizi di mobilità assistita. L’ammontare del bonus, comunque, non può superare la soglia massima di 500 euro complessivi.

Applicazione web

A inaugurare davvero la fase 2 del Bonus mobilità elettronica è stata l’applicazione, a disposizione di tutte le categorie interessate al bonus: esercenti e acquirenti. Per ciascuna di tali categorie, ci sono delle indicazioni specifiche che è utile conoscere per poter approfittare davvero di questa possibilità per acquistare bici, monopattini e servizi di mobilità assistita.

L’app per gli esercenti: dal 19 ottobre

Per tutti gli esercenti (per la precisione, chi eroga servizi di mobilità assistita a uso individuale, chi vende biciclette e/o biciclette a pedalata assistita, chi vende veicoli per la mobilità personale a propulsione elettrica), l’applicazione era disponibile a partire dal 19 ottobre. Per poterla utilizzare, bisognava registrarsi sul portale.

L’app per gli acquirenti: dal 3 novembre

Per chi ha intenzione di acquistare uno dei beni che rientrano nel Bonus mobilità elettronica o lo ha già fatto (se ne parlerà in maniera più approfondita nella terza parte di questo articolo, “Cosa si può acquistare con il bonus”), l’applicazione è stata resa disponibile a partire dal 3 novembre: in questo modo, gli esercenti hanno avuto il tempo di iscriversi e gli acquirenti di avere a disposizione la lista completa degli aderenti. Anche in questo caso, maggiori informazioni sono disponibili sul sitoBuonomobilita.it/mobilita2020.

Bonus mobilità elettrica: come ottenerlo

La fase 2 (che, vale la pena ricordarlo, è cominciata con la messa a disposizione dell’applicazione) prevedeva questo percorso per approfittare del Bonus mobilità 2020:

  1. SPID. Per accedere all’applicazione e poter usufruire del Bonus mobilità elettrica 2020, sarà necessario possedere delle credenziali SPID: il Sistema pubblico di identità digitale garantisce l’accesso a tutta una serie di servizi che fanno capo alla pubblica amministrazione. Per richiedere lo SPID, informazioni e procedura sono disponibili sul sito Spid.gov.it.
  2. Esercenti accreditati. Creato il proprio SPID, bisogna trovare, sempre utilizzando l’applicazione, l’esercente più vicino che ha deciso di aderire all’iniziativa: solo presso gli esercenti aderenti è possibile avere lo sconto del 60% sul prezzo della bici o del monopattino che si vuole acquistare.
  3. Generazione del buono spesa digitale. Sull’applicazione, l’acquirente deve trovare e selezionare il mezzo o il servizio che intende acquistare. A questo punto, l’applicazione genererà, in maniera completamente automatica, un buono spesa digitale che dovrà essere consegnato all’esercente che ha deciso di aderire all’iniziativa. Il buono deve essere speso entro 30 giorni dalla sua generazione o viene annullato.
  4. Acquisto del mezzo o servizio. Basta recarsi dall’esercente aderente e mostrare il buono spesa digitale generato dall’app, che darà diritto all’acquirente a uno sconto immediato del 60% sul prezzo di vendita del mezzo o del servizio che si desidera acquistare.

Il 60% del buono spesa digitale sarà poi rimborsato all’esercente.

Cosa si può acquistare con il bonus

Con il Bonus mobilità elettrica 2020, si possono acquistare tutti i prodotti e i mezzi che rientrano nella categoria della mobilità elettrica e della mobilità sostenibile in generale.

Biciclette nuove o usate, tradizionali o a pedalata assistita

Sulle biciclette tradizionali, sia usate sia nuove, c’è poco da dire, tutti sappiano cosa sono. Mentre le biciclette con pedalata assistita (anche conosciute come e-bike) sono munite di uno specifico che motore che, letteralmente, aiuta nella pedalata nel momento del bisogno. Quindi è il ciclista che sceglie di attivare il motore; se non lo fa, si tratta di biciclette tradizionali a tutti gli effetti.

Jeep Teen Bike M24E

Handbike nuove o usate

La handbike è quella particolare tipologia di bicicletta che si muove tramite grosse manovelle azionate dalla forza delle braccia. Viene usata da persone con disabilità motoria o malformazioni agli arti inferiori.

Veicoli, nuovi o usati, per la mobilità personale a propulsione elettrica

Per questa categoria, i principali esempi sono:

  • Monopattini. Anche questi sicuramente conosciuti, visto che ormai non è più inusuale vedere persone che utilizzando monopattini elettrici per spostarsi, soprattutto nelle città più grandi.
  • Hoverboard. Lo scooter elettronico autobilanciato è quel sistema di trasporto personale formato da due ruote collegate ad altrettante piccole piattaforme.
  • Segway. Simile al monopattino, in questo dispositivo di trasporto le ruote sono una di fianco all’altra.

Vivo e-scooter s3

Servizi di mobilità condivisa a uso individuale

Si tratta di “una modalità di spostamento che prevede l’uso dimezzi e veicoli ‘condivisi’ messi a disposizione da operatori pubblici e privati”. Alcuni esempi di servizi di mobilità condivisa sono scooter sharing e bike sharing, già disponibili soprattutto nelle principali città italiane.

Acquisto fatto nella fase 1

E se l’acquisto di uno di questi mezzi è stato fatto nella fase 1, quindi nel periodo in cui l’app non era ancora disponibile? In questo caso, chi ha effettuato l’acquisto può chiedere un rimborso: basta allegare il giustificativo di spesa (scontrino, fattura) e inoltrare l’istanza sempre tramite applicazione.

E adesso?

Ma arriviamo ora al dunque: cosa succede dopo il famoso click day del 3 novembre? Partiamo con il dirvi che a distanza di tre settimane sono finalmente partiti i primi bonifici di rimborso del bonus mobilità per l’acquisto di bici e monopattini.

A partire dal 9 novembre e fino al 9 dicembre, tutti coloro che hanno già acquistato una bicicletta o un monopattino tra il 4 maggio e il 3 novembre, sono residenti nelle città che ne hanno diritto e sono rimasti esclusi dalle procedure di rimborso, potranno richiedere ancora il rimborso.

Dunque, chi non ha avuto accesso ai fondi potrà continuare a registrarsi alla solita piattaforma buonomobilita.it, caricando i propri dati e la fattura, sempre utilizzando l’identità digitale e la procedura indicata sopra. Il ministero sottolinea il suo impegno a soddisfare tutte le richieste e, quindi, invita gli aventi diritto a non accalcarsi sulla piattaforma, perché indipendentemente dalla data di acquisto e dal momento di immissione dei dati i fondi saranno sufficienti per tutte le richieste. Insomma i buoni propositi da parte del governo ci sono e si sta cercando di evitare l’errore commesso pochi giorni fa, ossia quello di sottostimare il numero di domande e, di conseguenza, di fondi a disposizione.

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