5 Metodi per non prendere l’influenza a lavoro
Si stima che in questo inverno 2019/2020 saranno circa sei milioni gli italiani colpiti da forme più o meno gravi di influenza. Una categoria particolarmente toccata da questo fenomeno ricorrente è quella degli impiegati, spesso bloccati a letto con febbre e raffreddore. Il motivo è da ricercare nell’alto livello di contagio della malattia nei luoghi di lavoro, veri e propri focolai per la proliferazione dei germi e dei batteri. Vediamo allora quali sono le best practices da attuare per evitare di ammalarsi in ufficio e superare indenni questa fredda stagione invernale.
5 Consigli per non prendere l’influenza dai colleghi
Gli ambienti chiusi in generale e ancor di più quelli frequentati da molte persone, come gli ambienti di lavoro, sono in luogo ideale in cui contrarre raffreddore, febbre e altre forme influenzali. Come fare allora a prevenire il contagio, dovendo continuare ad andare a lavorare anche nel periodo di picco influenzale? Di seguito elenchiamo alcuni comportamenti virtuosi da mettere in atto sin da subito per non prendere l’influenza dai colleghi di lavoro.
Far circolare l’aria
In inverno si tende a tenere sempre tutto chiuso, incrementando in tal modo la diffusione di germi e batteri e favorendo la contaminazione da una persona all’altra. La soluzione ideale è aprire le finestre di prima mattina e durante la pausa pranzo, così da permettere un ricircolo d’aria e l’eliminazione dell’odore stagnante tipico dei locali chiusi. Una buona pratica consiste anche nel dotarsi di purificatori d’aria, che eliminano gli agenti inquinanti e garantiscono un ambiente di lavoro più sano e pulito (per approfondimenti rimandiamo all’articolo “Migliorare il clima in ufficio con i purificatori d’aria”).
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Non andare a lavoro
Sembra un consiglio banale, eppure secondo recenti studi ben sei dipendenti su dieci vanno a lavorare nonostante avvertano i sintomi influenzali. Questa scelta è sbagliata sia per il dipendente in sé, che lavora in maniera meno produttiva se non è in buona salute, ma anche per i colleghi che gli stanno accanto e che rischiano di essere contagiati molto facilmente. Qualora gli impegni lavorativi non consentano assenze prolungate, un buon compromesso può essere richiedere una o più giornate di smartworking, una pratica sempre più diffusa in Italia che permette di lavorare da remoto senza veder scalato alcun giorno di ferie. In tal modo si può garantire la continuità operativa senza mettere a rischio la propria salute e quella degli altri impiegati.
Tenere pulita la postazione di lavoro
Alzi la mano chi non ha mai appoggiato un fazzoletto di carta sporco sulla propria scrivania. Ecco, questo genere di abitudini favoriscono la divulgazione delle infezioni, oltre ad essere poco adatte ad un contesto lavorativo. Quindi non solo non bisogna mai appoggiare sul tavolo di lavoro oggetti contaminati, ma è opportuno anche tenere puliti scrivania, monitor, tastiera e mouse, vero e proprio ricettacolo di batteri di ogni tipo. Si può scegliere di farlo autonomamente, con un panno e uno spray disinfettante, oppure demandare l’attività alla ditta esterna, in ogni caso la pulizia dell’ufficio è fondamentale per evitare di ammalarsi a lavoro.
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Ridurre i contatti con i colleghi
Non sempre è necessario prendere giorni di malattia o lavorare da casa: se è in corso solo un semplice raffreddore, si può comunque andare in ufficio, mettendo in pratica qualche piccola accortezza. Starnutire lontano dai colleghi, andare in bagno a soffiarsi il naso, lavarsi spesso le mani con detergenti disinfettanti e non lasciare fazzoletti sporchi in giro sono i comportamenti principali che faranno evitare un malanno certo ai colleghi. Negli uffici open space il rischio di contagio è molto più elevato, motivo per cui è ancora più importante evitare contatti troppo ravvicinati e non tossire e starnutire nei locali comuni.
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Mantenere una temperatura corretta
Sfatiamo una credenza popolare, ossia che sia il freddo a provocare l’influenza. Niente di più sbagliato, semmai è vero il contrario. È proprio negli ambienti molto caldi e chiusi che germi, batteri e virus trovano terreno fertile per diffondersi e moltiplicarsi. Quindi è buona norma in ufficio mantenere una temperatura di 20-22 gradi al massimo, piuttosto coprendosi con una sciarpa se si sente freddo. Un buon riciclo d’aria e una temperatura mite ma non afosa eviteranno il propagarsi dell’infezione in giro per le stanze dell’ufficio.
Sfatiamo una credenza popolare, ossia che sia il freddo a provocare l’influenza. Niente di più sbagliato, semmai è vero il contrario. È proprio negli ambienti molto caldi e chiusi che germi, batteri e virus trovano terreno fertile per diffondersi e moltiplicarsi. Quindi è buona norma in ufficio mantenere una temperatura di 20-22 gradi al massimo, piuttosto coprendosi con una sciarpa se si sente freddo. Un buon riciclo d’aria e una temperatura mite ma non afosa eviteranno il propagarsi dell’infezione in giro per le stanze dell’ufficio.